La cercavo da anni, solo su emule l’avevo trovata ma mai su youtube,
Finalmente eccola! disponibile anche per le nuove generazioni. Un Remix fantastico di Nevia Preex by DJ BANI dell’originalissima “Silver Convention – Fly Robin Fly ”
Già che ci siamo due bei momento musicale del DJ BANI mitico CONCORDE (purtroppo il mio fratellone non mi ha mai portato)
Partiamo da un video nel quale si sente Jovanotti mixare a Radio Dj
Jovanotti ha esordito nel 1988 con “Jovanotti For President”.
Per la prima volta un album di Rap ed elettronica, prodotto da un team di Disc Jockeys e costruito sulla base di Samples e campionamenti, che qualcuno non al passo con i tempi definiva “musica da officina”, otteneva in Italia un successo incredibile (400 mila copie vendute).
Perchè il suo successo?
a) “Jovanotti For President” era un prodotto a ‘Target’ giovanile estremamente innovativo e carico e per questo veniva apprezzato da molti ragazzi, i quali tante volte erano “sommersi” da proposte musicali in stile Pop romantico mieloso
b) la capacità di Jovanotti di coinvolgere il pubblico, la sua energia positiva, la sua carica ‘Live’, il fatto che Lorenzo era ed è un vero e proprio personaggio multimediale (radio, tv, discoteca) c) la forza e la genialità di Claudio Cecchetto nella produzione discografica.
Brani contenuti
1) “Go Jovanotti Go” autentica carica Rock Rap con chitarre incazzate sullo stile dei Beastie Boys di “No Sleeep Till Brooklyn” e di “Fight For Your Right”; il pezzo mette in evidenza tutta la grinta e la carica di Lorenzo
2) “Party President” brano molto carico e festaiolo su base House, sembra un’esibizione dal vivo in cui il Disc Jockey Jovanotti interagisce con il suo pubblico
http://www.youtube.com/watch?v=W-243JXQP9s
3) “Gimme Five” Track popolarissima e di grande successo che non ha bisogno di presentazioni, molto carica e coinvolgente, con ritmo stile Funk anni ’70 e con Sound tipico anni ’80; sono state prodotte altre due versioni “Gimme Five 2” (Rasta Five) e “Gimme Five 3” (Acid Five)
4) “I Need You” è un brano più intimista (parlando sempre relativamente a musica da Deejay) in cui Jovanotti parla al telefono con la fidanzata e la discussione, inizialmente tranquilla, si vivacizza improvvisamente e viene accompagnata da una base elettronica con bassi molto potenti
5) “The Rappers” tributo di Lorenzo a tutti gli esponenti musicali che lo hanno influenzato nella sua vita e che hanno accompagnato per tanti anni le sue serate passate davanti al mixer e con il microfono in mano a rappare; il pezzo è il più bel Rap del disco e Lorenzo, rappando, cita tutti i capostipiti del genere da James Brown a LL Cool J, da Afrika Bambataa ai Run DMC, dai Beastie Boys ai Public Enemy e via dicendo…
6) “Jovanotti Sound” basata su una splendida base Funk, la Song è una specie di “Sex Machine” di James Brown con il Sound elettronico di fine anni ’80
7) “Ragamuffin” pezzo su base Raggea, molto divertente ed ideale per i party e le feste con gli amici
8) “Mix” autentico brano da Disc Jockey
9) “Funk Lab” una traccia incredibilmente innovativa e che, tra un Samples e l’altro, in 4 minuti riassume l’album “Jovanotti For President” e gran parte delle Dance Hits degli anni ’70 e ’80.
Questa è la seconda parte che riporta video e titoli che conosciamo tutti in quanto portarono alla ribalta questo nuovo genere musicale che ancor oggi è alla base della musica moderna
Abbiamo già parlato di questa storia, ma è giusto che i giovani conoscano bene questo fine decennio dei mitici ’80.
Nell’agosto 1987 esce “Pump Up The Volume” dei MARRS, uno strano disco house britannico che campionava vecchi pezzi funk dei primi anni settanta e alcune canzoni hip hop anni ottanta (una decina di brani in tutto).
Pump Up The Volume, che fece esplodere questo nuovo (per l’Italia) genere musicale, riuscì a vendere qualcosa come quattro milioni di copie nel mondo verso la fine di quell’anno. Nello stesso periodo spopolò nella scena underground newyorkese “Beat Dis” del giovane Bomb the Bass
molto simile a “Pump Up The Volume” nella struttura musicale e con uno smiley sulla copertina che in seguito caratterizzò l’iconografia dei rave e della cultura house in generale.
Nel 1988, anno d’oro della house, i protagonisti in assoluto saranno gli Inner City e gli S’Express che con le loro canzoni porteranno questo genere al successo pop internazionale.
Da ricordare anche Todd Terry (Royal House) che domina le classifiche dance con “Can You Party”, “A Day In The Life”, “Bango” e “Weekend”. Notevolissimi i tormentoni da club “Rhythm Is Rhythm” degli Strings Of Life, “Devotion” dei Ten City, “Bass!” di Simon Harris, “The Party” di Kraze, “The Only Way Is Up” di Yazz, “Work It To The Bone” di LNR, “Promise Land” di Joe Smooth.
In autunno uscirà lo storico disco hip house “I’ll House You” dei Jungle Brothers che conteneva il campione di “Can You Party”.
Video House 1988, uno dietro l’altro
Royal House (Todd Terry)- Can You Party
http://www.youtube.com/watch?v=Oh9axsiewCE
Black Riot (Todd Terry) – A Day In The Life
http://www.youtube.com/watch?v=XEvHA1Y5dUA
Rhythm Is Rhythm Strings Of Life
ten city devotion
http://www.youtube.com/watch?v=43sYbYK2teo
Simon Harris …….Bass
http://www.youtube.com/watch?v=43YGbhwBHds
Kraze – The Party
Yazz – The Only Way Is Up
http://www.youtube.com/watch?v=UtKADQnjQmc
LNR ” Work It To The Bone “
http://www.youtube.com/watch?v=w8X6KpCBgeg
Joe Smooth – Promised Land
Jungle Brothers – I’ll House You
Nel 1989 si apre così il filone hip house con “Get Up On The Dance Floor” Di Rob Base & Dj Ez Rok e a seguire “Turn Up The Bass” di Tyree Cooper e “Who Is In Da House” dei Beatmasters. Lil’ Louis pubblicò French Kiss che gli valse il contratto con la Epic e venne censurata in Inghilterra per il suo contenuto fortemente erotico. “People Hold On” dei Coldcut e Lisa Stansfield diventa la hit più ballata in Europa. Il potere di mercato di questo genere è rappresentato meglio dal gruppo belga dei Technotronic che con “Pump Up The Jam” arrivano alla seconda posizione della classifica di vendita americana. Sempre nell’89 uscirà il primo disco house italiano d’esportazione: “Ride On Time” dei Black Box (ottocentomila copie vendute solo in Inghilterra e prima posizione della U.S. Dance Chart di billboard).
Se pur l’house inizia la sua vera storia già nel 1969 quando un gruppo di giovanissimi amici ottiene la tessera di soci del club Loft, l’attico di proprietà del dj David Mancuso dove egli stesso organizzava dei party rimasti nella storia e nell’immaginario dei clubbers di tutti i tempi. Il carisma di David, la sua musica, quel senso di gioia sul dancefloor che a detta di chi l’ha vissuto è stato qualcosa di unico, quelle feste che si trascinvano anche per 24 ore mentre sulla stessa pista ballavano gay, etero, bianchi, neri, ricchi, poveri, aveva affascinato quel gruppo di amici che aveva deciso di dedicare la loro esistenza alla musica e al continuamento dell’opera di Dave Mancuso diventando dj.
Questi 3 amici si chiamavano Frankie Knuckles, Larry Levan e Nicky Siano. I loro nomi hanno segnato la storia del djing, perché sono stati i primi a sperimentare nuove strade in questo mondo. per prima quella del “beat mixing” che consiste nel sovrapporre il suono dei due dischi che prima vengono portati allo stesso “tempo”, ma anche (insieme ad un altro genio del djing come Francis Grasso) del remixing, tagliando letteralmente pezzi di nastro delle bobine di registrazione delle canzoni e incollandole insieme, più l’aggiunta di altri suoni provenienti da drum machines, utilizzate anche nei live, e insieme ai primi synt stavano cambiando il modo di comporre o creare musica.
Intanto Nicky Siano prende la consolle del “The Gallery” mentre Frankie Knuckles si sposta da NYC a Chicago, per diventare resident del “Warehouse”…nel ’76 Nicky Siano cerca di convincere Frankie Knuckles a trovare lavoro per Larry Levan (al momento disoccupato) all’interno di qualche locale di Chicago, ma Larry intanto ha già deciso: comprerà un garage all’ 84 di King Street e all’interno di questi organizzerà i suoi primi parties, il garage si chiamerà paradise garage e come avremo modo di vedere diventerà uno dei templi del nascente movimento house…….
Solo nel 1986 la house music finalmente diventa popolare in tutto il mondo anche se ancora il termine house music era poco usato. Nell’estate del 1986 I Can’t Turn Around del progetto JM Silk diventa il primo disco house che arriva alla numero uno della classifica dance di billboard. Prima di questo si dice che il primo disco house in assoluto fù Your Love di JAMIE PRINCIPLE (1984) , uscito prima nel 1986 e poi nel 1989 (FRANKIE KNUCKLES) con versione cantata
Il primo disco house music ad arrivare primo in classifica:
Nello stesso periodo diventò famosa nelle discoteche “Move Your Body” di Marshall Jefferson: il primo disco house importato in Europa. Non è la versione che conosciamo tutti
A livello internazionale, tranne che per l’Italia, la svolta decisiva avvenne quando tra gennaio e febbraio 1987 “Jack Your Body” di Steve “Silk” Hurley arrivò alla prima posizione della UK Chart
Larry Heard lanciò “Can you feel it”. In Italia la conosceremo solo nel 1988 con 3 versione. Una strumentale (originale), Strumentale con spezzoni di cantati (jack house) e una con I’ve A Dream di Martin Luther King.
Can You Feel It
http://www.youtube.com/watch?v=8VE-XvuChFc
I Have A Dream
Altri grandi successi della metà degli anni 80, che purtroppo in Italia non ebbero il loro degno successo, furono “Music is the key” di Steve Hurley, “No Way Back” di Adonis, “I Want You”
In Italia solo alcune di queste presero campo ma non con gli originali bensì con remix che riportavano parti di questi primi dischi house
Una famosissima è “You Used To Hold Me” di Ralphi Rosario, usata in molte canzoni successive al 1988
Altre che vennero remixate non so quante volte, “Jack The Bass” (originale del 1985), “House Nation” e “Love Can’t Turn Around” di Farley “Jackmaster” Funk.
Sempre nel 1986, un altro disc-jockey di Chicago, DJ Pierre, inventò l’ acid house , un tipo di house costruita attorno alle ritmiche del sintetizzatore Roland TB-303. Il primo singolo del nuovo genere fu nel 1987 Acid Tracks dei Phuture
a cui seguì nel 1988 “Dream Girl” che sarà il singolo di maggior successo di questo nuovo stile di musica house
Musica house e acid che continua ancora a far ballare migliai di persone in discoteca.
Voi del 2000 ascoltate e sappiate che tutto è nato negli anni 80
A quelli del 90 purtroppo non gli si può dir nulla visto che è stato un decennio abbastanza triste:) musicalmente parlando
Out Of The Ordinary – Play It Again
http://www.youtube.com/watch?v=lNvZtYTbdAg
Relax Your Body
http://www.youtube.com/watch?v=4iQ2KMj79dw
Hithouse – Jack To The Sound Of The Underground
http://www.youtube.com/watch?v=7KHfNIOGXa8
Hithouse – Move Your Feet to the Rhythm of the Beat
Ricordo molto bene questo disco. Sulla base di esso venne eseguito un remak riportando integralmente il discorso del Dr Martin Luther “i’ve a dream”
Larry Heard – can you feel it