Fargetta – Music


Quando L’ITALIA SPACCAVA

http://www.youtube.com/watch?v=e5SsNkQDc5o

Produce il suo primo disco negli studi della Media Records nel 1992: The Music is Movin. Seguirà il singolo cantato da Ann Marie Smith, Music, fortunata cover del successo di John Miles. Le due canzoni entreranno nelle classifiche da club inglesi. Tra gli altri successi nelle classifiche dance italiane: Your Love (1993), This Time (1994), Midnight (1995).

Sul finire 1997 partecipa con Albertino al programma televisivo Volevo Salutare. L’estate successiva partecipa a Italia Unz su Italia Uno e con Alex Farolfi al progetto The Tamperer feat. Maya, che raggiunge il primo posto della classifica di vendita inglese con Feel It, brano basato sul campionamento di un classico dei Jackson 5 (Can You Feel It). Subito dopo il follow-up If You Buy This Record (#3 UK Chart), il cui intro trae ispirazione da Material Girl di Madonna.


http://www.youtube.com/watch?v=N8MSkvy83Ec

BEAUTIFUL ONE – SUEDE

1996

Fondato nel 1989 dal cantante Brett Anderson (Haywards Heath, Inghilterra, 1967), dal chitarrista Bernard Butler (Londra, 1970) dal bassista Mat Osman, (Hertfordshire, Inghilterra, 1967) e dal batterista Simon Gilbert (Stratford-upon-Avon, Inghilterra, 1965), dopo anni di delusioni, concerti a livello amatoriale e spasmodici cambi di formazione, i Suede vengono improvvisamente notati dalla stampa londinese per il loro stile androgino e sensuale.

Negli anni di punta del fenomeno grunge e del successo di bands Americane, i Suede si ergono a baluardo della tradizione pop/rock britannica, richiamandosi a leggende del calibro di David Bowie, The Smiths e Roxy Music e rivalutando l’importanza di scrivere canzoni d’autore con ritornelli e melodie fresche e moderne ed allo stesso tempo con reminescenze dei The Beatles. Particolarmente affascinante sembra l’affiatamento tra la fragile voce di Brett Anderson e gli arrangiamenti affilati di Bernard Butler.

I Suede ottengono le copertine dei giornali specializzati ancor prima di pubblicare il loro singolo di debutto, The Drowners, nella Primavera del 1992. Sotto notevole pressione da tutte le parti, il loro primo album, Suede, raggiunge direttamente la vetta delle classifiche britanniche nell’ Aprile 1993, l’album di debutto più di successo dai tempi di Frankie Goes To Hollywood nel 1984. I Suede (e, in particolare, il singolo Animal Nitrate) sono il fenomeno della scena alternativa del 1993, celebrati da tutti gli organi di informazione.

Il singolo Stay Together, pubblicato per San Valentino 1994 raggiunge il no.3.

Il successivo album Dog Man Star (1994), considerato più in là il loro capolavoro, è un album spettrale, intenso e dalle atmosfere claustrofobiche, che riflette nettamente la crisi interna al gruppo. Tra le canzoni più rappresentative, le ballate The Wild Ones e The Two of Us. L’album non fa in tempo ad apparire nei negozi che il chitarrista e co-autore Bernard Butler lascia i Suede in maniera non amichevole, intraprendendo una carriera da solista e produttore che conoscera’ alti e bassi. Le voci di uno sciolgimento prematuro si accavallano. Eppure, dopo una ricerca-lampo, Suede ritornano con un nuovo chitarrista, il giovanissimo Richard Oakes (Pole, Dorset, 1976).

A Richard Oakes si aggiunge il tastierista Neil Codling (Stratford-upon-Avon, 1973). Con loro, i Suede compiono un vero e proprio miracolo, evitando una fine prematura da molti data per certa, e pubblicando l’orecchiabile Coming Up, il loro lavoro di maggior successo. Debuttando al no.1 nel Settembre 1996, Coming Up è in stridente contrasto con le atmosfere oscure di Dog Man Star e genera 5 singoli che raggiungono la Top Ten inglese, in particolare le canzoni Trash, Beautiful Ones e Saturday Night.

Con Saturday Night i Suede, durante un concerto, si avvalsero di un duetto con Neil Tennant dei Pet Shop Boys come special guest. Oltre alla citata canzone, i Suede re-interpretarono assieme a Tennant la popolare canzone dei Pet Shop Boys Rent. Entrambi i brani sono stati inclusi come B-side nel loro disco Filmstar.

Nel frattempo molte sono le voci che danno il cantante Brett Anderson in preda a seri problemi di droga. È forse questa la ragione dell’attesa di tre anni per il successore di Coming Up, l’album Head Music, pubblicato nell’Aprile 1999. Sebbene raggiunga inizialmente la vetta delle classifiche, Head Music non conquista i cuori dei fans o i favori della critica britannica. Il revival del pop anni-90 è in rapida estinzione, e i Suede non sembrano esserne immuni. La nuova direzione più elettronica dà vita a gemme quali il singolo She’s In Fashion o Savoir Faire, eppure la qualita’ di Head Music non sembra essere allo stesso livello dei suoi predecessori.

Rednex – Cotton Eye Joe


Cotton Eye Joe è il primo singolo dell’album Sex & Violins della band svedese Rednex.

La canzone riscosse tantissimo successo in Europa tra il 1994 e il 1995. Restò infatti per 26 settimane nella Euro Top 20, non raggiungendo, però, mai la numero uno.

Il testo, in lingua inglese, è ricavato da una canzone popolare originaria dell’America del nord.

WHIGFIELD – SATURDAY NIGHT

Il tormentone SATURDAY NIGHT con ballettino di gruppo
Semplice, commerciale a manetta!

opo aver vissuto la sua infanzia in Africa, Whigfield debutta nel 1994 con il suo primo singolo, Saturday Night, una canzone di genere Eurodance che diventa il tormentone estivo mondiale di quell’anno regalando alla cantante una notevole fama. Legati a questo singolo sono anche alcuni record, tra qui quello di essere stata la prima cantante non inglese a debuttare alla posizione numero 1 della classifica inglese dei singoli.

http://www.youtube.com/watch?v=rTI8s0H31ys

Tori Amos – Cornflake Girl


PEZZO ESAGERATO! chi non lo ricorda!

Myra Ellen “Tori” Amos (Newton, 22 agosto 1963) è una cantautrice, pianista e produttore discografico statunitense.
Tori Amos è considerata da critici e pubblico come una delle più importanti figure del rock al femminile degli anni novanta grazie a lavori come Little Earthquakes (1992), Under the Pink (1994) e From the Choirgirl Hotel (1998). Durante la sua carriera ha venduto oltre 12 milioni di album
Il 1994 è l’anno della rivelazione per Tori Amos: il suo secondo album Under the Pink la consacra come una delle figure femminili principali della musica rock degli anni novanta. Il nuovo album, lanciato dal singolo Cornflake Girl, vende oltre tre milioni di copie solo negli Stati Uniti e 8 milioni in tutto il mondo

http://www.youtube.com/watch?v=4oWSGcRrauA

Gli SNAP


Il 1990 inizia con Loro. Senza loro non sarebbero stato “anni 90”
Una gita nelle loro indimenticabili HIT. Una dietro l’altra come fù il loro successo…tutto in una volta e poi ..BOOM..spariti
Di loro ne abbiamo già parlato nel sito mitici80.com
Il gruppo Snap! nasce da un progetto tedesco composto dai produttori Luca Anzilotti e Michael Münzing.
Il loro primo grande successo, che ha scalato le classifiche europee, è stato The Power, brano che nel 1990 ha coniugato l’hip hop con l’eurodance.
Fino al 1996 hanno pubblicato altri successi quali Ooops Up, Cult of Snap!, Mary Had a Little Boy, Rhythm Is a Dancer, Welcome to Tomorrow.

SNAP! – Rhythm Is A Dancer
http://www.youtube.com/watch?v=aXa-QDvxacw&feature=relmfu

1989
Snap – I ve Got The power

Snap! – Oops up

Snap – Keep It Up ROCKY 5

SNAP! – Mary had a Little Boy

Neneh Cherry and Youssou N’Dour – Seven seconds

7 Seconds è una canzone eseguita da Youssou N’Dour e Neneh Cherry, scritto dai due cantanti in collaborazione con Cameron McVey e J. Sharp. Il singolo è stato un successo internazionale nel 1994, rimanendo in classifica per quasi un anno ed entrando nella top 3 di quasi tutti i paesi in cui il disco è stato commercializzato.

http://www.youtube.com/watch?v=bkiSyRRgTLE

TESTO

Don’t see me from a distance
Don’t look at my smile
And think that I don’t know
What’s under and behind me
I don’t want you to look at me
And think
What’s in you is in me
What’s in me is to help them

I assume the reasons that push us to
Change everything
I would like us to forget about
Their color
So they can be optimistic
Too many views on rave that make them
Desperate
Let’s leave the doors wide open
So they can talk about their pain
And joy
Then we can give them information
That will bring us all together

It’s not a second
7 Seconds away
Just as long as I stay
I’ll be waiting

Nothing can move us, we should
Be moving
From the ones who practice wicked
Charms
For the son and the stone
Bad to the bone
Man is not evil, even when it’s born

And when a child is born into this world
It has no concept
The tone the skin is living in

It’s not a second
7 Seconds away
Just as long as I stay
I’ll be waiting

There’s a million voices
There’s a million voices
To tell you what she should be thinking
So you better sober up for just a second

Marie Claire D’Ubaldo – The Rhythm Is Magic

E qui mettiamo anche il pezzo del film di PIERACCIONI….non può mancare…..

Il brano della D’Ubaldo ottiene dignitosi posizionamenti nelle classifiche di più o meno tutta Europa, ma è soprattutto in Italia che la canzone diventa popolarissima, riuscendo a raggiungere la vetta della classifica il 6 agosto 1994, rimanendovi per 4 settimane e diventando uno dei pezzi più trasmessi dell’estate e tormentone estivo.
La canzone è stata inserita nel 1996 nella colonna sonora del film Il ciclone di Leonardo Pieraccioni.

E ORA DIVERTITEVI

1994 eurodance produzioni italiane

Il 1994 è soprattutto anche l’anno delle produzioni italiane: i progetti come Corona ( “The Rhythm of the Night”), Ice Mc ( “Think About the Way”,”It’s A Rainy Day”,”Take Away The Colour”, la cui voce è quella di una giovane Alexia ), Da Blitz, Aladino (che si servirà della voce di Taleesa, nel medesimo periodo anche solista), Whigfield ( “Saturday Night” ) e Playahitty (“The Summer is Magic”), domineranno incontrastati le classifiche di tutta Europa e oltre.

Corona – Rhythm of the Night ..grande DJ LEE MARROW DA CARRARA!!!!!!!!

Ice MC – Think about the way


Ice Mc – It’s a rainy day

Ice MC – Take Away The Colour
http://www.youtube.com/watch?v=Jy9iuqcxxSA

PLAYAHITTY – THE SUMMER IS MAGIC
http://www.youtube.com/watch?v=OV1vBfJlIZM

Fuori dalle rigeh dell’eurodance ma picchiava duro al tempo
Jestofunk – Can We Live
http://www.youtube.com/watch?v=DNSWPPevhLI