Intervista Stefano B. a Cristiano Gatti

1) prima della vendita quante persone avevi come impiegati fissi e come distribuivi i ruoli? Sembra spesso un’attività in cui non serve avere N dipendenti nemmeno a certi livelli, è cosi?
2) Hai iniziato in un periodo tra parentesi “d’oro”, nel senso che la concorrenza era sicuramente minore rispetto ad oggi e forse le vie per divenire hosting provider erano più “specifiche”, insomma meno possibilità di oggi. Come ti han detto oggi si puo iniziare dal frazionabile o dal proprio rack in un dc nazionale, come varia poi il marketing e l’approccio ai possibili clienti per far capire che nelle quinte ci sono soluzioni diverse? (parlo sempre di shared)
3) Nel momento in cui hai iniziato ti sei posto un target specifico di clienti?

Ora inizio a scrivere due righe.
Il punto 1 ha bisogno di una puntualizzazione, prima delle risposte. Preferire affermare che sono stato acquistato, non ho venduto. Per me è diverso, scusami. Pensa che ho fatto una litigata esagerata con un direttore di una banca per questa frase perchè dalle mie parti se dici: ho venduto, significa: STAVO FALLENDO. Giuro! Tu pensa che quando al direttore presentai la richiesta di conteggi per la cessione, iniziò a sudare freddo perchè avevo un leasing sull’auto e incominciò a “svanverare” su fideussioni, cambiali….. SI STAVA caccando sotto. Da lì è nata la discussione perchè poi gettai in faccia a questo stordito la proposta ricevuto (l’ho messo per iscritto, che direttore avevano, anche alla direzione principale di quella banca) e ho chiuso i conti.
Vabbè…andiamo avanti tornando in tema rispondiamo

Ognuno deve avere il suo compito (io la pensavo così). Chi gestiva la contabilità faceva solo quello e al massimo doveva rispondere
al telefono per informazioni contabili e mai improvvisarsi come supporto hosting telefonico o email
Chi si occupava della gestione sicurezza e aggiornamento server, doveva fare quello senza perdere tempo con le email
Chi si occupava di gestione server poteva anche occuparsi di rispondere al telefono, alle email e a ticket.
Io facevo tutto. Ho pulito anche il cesso e non me ne vergogno!
Personalmente mi son trovato sempre meglio con risorse esterne che interne.

In relazione a: “non servono molti dipendenti”, è un discorso relativo.
Dipende molto dal target di mercato, dal numero dei clienti, dalla qualità del servizio fornito (migliore è il servizio, meno
email-ticket-chiamate per disservizio), dai metodi di supporto fornito, da cosa è incluso nel supporto hosting.
Se una società non fornisce supporto telefonico, cosa considerabile come noiosa, stressante, lenta, impegnativa), potrà tranquillamente gestire il solito
numero di domini con la metà delle persone di una società di egual target, egual qualità servizio ma col supporto telefonico.
Perchè parlo di qualità servizio, perchè nel caso di down il telefono viene preso d’assalto molto più delle email e ticket, sempre che il
target sia quello dei webmaster.
Ecco che tocchiamo un altro fattore che incide molto sul supporto telefonico, cioè la tipologia del cliente.
Personalmente avevo una clientela molto aziendale e rivenditori di un certo livello. Avevo pochi “webmaster d’assalto” (non è un insulto..ok?).
In 3 tipologie di clienti si hanno concezioni diverse del metodo di supporto:
-il cliente azienda 90% dei casi chiama al telefono
-il rivenditore puro specializzato nel web usa nel 90% dei casi i ticket o email
-il rivenditore non affine al web (esempio uno studio grafico che per favore e non professione primaria fà il sito ai clienti)
usa nel 70% dei casi il telefono
-il webmaster d’assalto usa i forum o le email perchè quello è il suo mondo. Conosce bene i metodi di comunicazione.

PARENTESI: avere 1000 clienti “webmaster da assalto” può essere un gran vantaggio.
Forum con molti post se ti comporti bene. MA ATTENZIONE…se ti comporti male è un CASINO!

Faccio un esempio pratico che non significa molto ma servire per capire meglio il ragionamento
1 sistemista ogni 15 server basta e avanza a meno che i server ogni giorno, ogni ora del giorno, sono incriccati e allora a quel punto ne
servono 5 per gestirli

1 persona alla contabilità fino a 4/5 mila fatture l’anno (molto soggettivo), (prima nota, contabilità)

1 persona al telefono per fare da filtro (prende le chiamate e le smista o prende la chiamta per aprire un ticket) almeno ogni 3000/4000
clienti (se i servizi sui server sono spesso down, è meglio aumentare le persone che fanno da filtro)

2 persone che si occupano di aiutare il cliente (supporto telefonico) ogni 2000/3000 clienti

1 che ti và a prendere le sigarette e ti lava la macchina.

I numeri indicati sono troppo soggettivi. Non esistono regole su cui fare i conti. A mio giudizio è possibile capire il numero delle persone
che servono solo nel momento in cui ti servono (meglio prenderle prima di modo che le valuti e le puoi formare).
Il numero come detto dipende da troppi fattori:
-supporto telefonico si-no e se si, che tipo di supporto? filtrato, non filtrato, apertura chiamata (consigliato) o parlare direttamente con
un tecnico
-numero di server e di clienti
-tipologia di servizio, di qualità
etc..

°°

Anni d’oro: potrei essere d’accordo.
In giro si sente dire: “nel 2000 era più semplice” e io aggiungo: “è un luogo comune”.
Dire quest’ultima frase è realmente un luogo comuneu, a mio giudizio, e io stesso sono uno dei primi ad affermarlo, però se ci ragioniamo
bene non è del tutto vero.
Nel 2000 pochi sapevano cosa fosse un sito web, un server, un hosting, un dominio, un DOWN, uno SLA, un Uptime
Nel 2000 pochi usavano le carte di credito per pagare nel web visto che si aveva paura di questo famigerato metodo di comunicazione
Nel 2000 pochi avevano un sito web e i prezzi erano medio-alti
Nel 2000 i costi erano alti (il dollaro era a 2250 lire) e i domini non erano proprio economici come adesso
Nel 2000 comprare server dedicati in ITALIA era impossibile o quasi. Diventavi scemo a cercare un’azienda italiana paritetica a DIALTONE o
una ThePlanet(non si chiamava così) o un ATJEU (non sò neppure se 2 delle 3 esistono ancora.

Oggi non serve neppure sapere l’inglese visto che riesci a fare (quasi) in Italia ciò che facevamo noi e altri hoster in USA
Oggi è vero che vi è moltissima concorrenza ma vi è un erudizione di questo settore a livello di cliente molto molto più elevata di quel periodo
A mio giudizio quello che dovrebbe far rifletter è invece l’inversione di erudizione da parte del fornitore.
A quel tempo per lavorare, e io l’ho scritto nel “blog” (blog per modo di dire), o ti affidavi ad un sistemista o eri tu stesso un sistemista, se no andavi poco lontano. Si faceva ancora molto tramite linea di comando o tramite dei pannellini che erano un pericolo ambulante (io usavo serversecure della dialtone..cioè!).
Adesso chiunque, anche un bambino di 12 anni potrebbe gestire un server grazie a Cpanel o Plesk. Poi se ha problemi apre un ticket a qualcuno e pagando sistema il server. Ora non predente questa frase come una sottile critica alle new entry, ci manchrebbe però se andiamo a vedere, ciò che dico potrebbe essere reale.

Entrare nel mercato era più semplice a quei tempi, e una volta entrato, se eri un mediocro imprenditore come me, potevi andare avanti.
Adesso entrare è dura però vi è anche un mercato molto più vasto pertanto si deve essere capaci di trovare il proprio target e soprattutto il metodo per “colpire”, “trovare”, “contattare” quel target.

Io non sò se molti lo sanno, ma ci sono società che nel 2000/2001 era ben messe, avevano un nome importante e furono dei punti di riferimenti,
eppure son saltate.
Alcune prese p
er i capelli da altri, altre schiattate pur essendo società blasonate.
Vedi Stefano, anche questi ultimi riferimenti fanno capire che è un pò banale parlare di monenti d’oro.

Sostanzialmente, per non farti perdere ulteriore tempo con discorsi che capisco solo io, visto che sono tutti scollegati, la differenza sostanziale tra quel periodo (2000 / 2003) e questo periodo (2006-2008) è: differenza di investimento iniziale per arrivare ai medesimi risultati.
Se volete, privatamente, ditemi in 6 mesi dall’apertura quanti clienti avete avuto e quanto avete investito. Vi dirò se dal 2000 è cambiato qualcosa

Dal 2000 i forum di HOSTING son cambiati abbastanza. A quei tempi si litigava di più.
Io non litigavo. Mi ricordo un post dove difesi, sul forum di html.it, ARUBA.
Ricordo che scrissi qualcosa del genere: Aruba ha semplicemente preso il modello TIN.it e l’ha fatto proprio, abbinandoci il dominio.
Continuava a fare contratti di connessione internet (connessione gratis di Aruba, ricordate?) e in più ti dava a 40.000 lire il dominio, in pratica una TIN.it + dominio.
Loro sono stati i primi ad usare un prezzo così basso, anche se 40.000 Lire avevano più valore dei nostri schifosi 20 euro, e ad usare in Italia la parola Illimitato.
Oggi per arrivare ai loro livello a breve tempo è un pò dura, forse impossibile, ma il mercato è grande e se si è bravi, intraprendenti, si
può trovare il proprio mercato.
Non è detto che uno diventa importante, famoso, potente perchè ha migliaia e migliaia di clienti. Ognuno deve vedere cosa desidera dalla propria vita,
valutare la fattibilità dell’obiettivo in base ai mezzi che ha e procedere. L’obiettivo deve essere reale non irreale.
E’ inutile porsi come obiettivo quello di diventare il presidente della FIAT se non sei un Agnelli.
E’ invece realistico un obiettivo come quello di diventare presidente di un’azienda meritocratica.
Datemi 500.000 o 2000.0000 di euro e vedrete che dalla solita persone nascono due realtà aziendali completamente diverse

Adesso, a differenza del 2001, posso affermare che Aruba la ODIO con tutto il mio cuore!:)

Sorry!!! boring!!

Cristiano Gatti

Una storia di imprenditoria nell’hosting

blog.hostingtalk.it

Una storia di imprenditoria nell’hosting Cristiano Gatti
di Stefano Bellasio – 07.10.08 17:15
Cristiano ha concluso da poco la sua avventura nel mondo dell’hosting, venduta la società che ha fondato sette anni fa, ora si dedica al settore come consulente, ma ha deciso di raccontare quali sono i problemi e le soddisfazioni nell’avviare un’attività che nel 2000 era ancora quasi sconosciuta.

Conosco Cristiano (Creazioni) da un po’ di tempo, da quando abbiamo iniziato a scambiarci qualche breve messaggio sul forum, su di lui sapevo e so ancora davvero poco, ad oggi è un consulente del settore hosting ma ha passato sette anni della sua vita come titolare di un marchio famoso del settore, uno dei primi, che io stesso già conoscevo prima di intraprendere l’avventura HostingTalk.it.

Dopo diverso tempo mi ricontatta per parlarmi della pubblicazione di un post che in realtà sarebbe dovuto essere un articolo, lo trovate qui fresco fresco di pubblicazione. Al di la del contenuto che è un ottimo punto di riferimento per chiunque decida di entrare in questo settore o ci sia già, ho letto (e come me ho visto anche altri) con molto piacere la storia imprenditoriale che ha pubblicato sul suo blog. Penso che leggerla non possa che fare piacere a chi conosce bene questo campo, ma più generalmente, a chi sa quanto mantenere una attività richieda impegno.

In molti passaggi Cristiano ha anche parlato di quali sono le difficoltà di entrare in un campo dove la concorrenza cresce esponenzialmente, propone tutto e niente, e l’imprenditore si ritrova in dubbio ogni volta che si confronta con l’offerta di un concorrente. Cristiano ha avuto coraggio e ha seguito la strada praticata da molti, non abbassare i propri prezzi, ma puntare ancora sulla qualità e sull’assistenza, diminuirli a lungo andare avrebbe finito per guastare sicuramente questi due aspetti della sua attività. Per tutto il resto vi consiglio di leggerlo, come detto non è solo una lezione per chi vuole aprire un’attività di hosting, ma per chiunque entri nel mondo dell’imprenditoria. I miei complimenti a Cristiano e un grazie per aver condiviso la sua storia, con i migliori auguri per il futuro.

Analisi segnalata da HT

Mia piccola analisi segnalata su hostingtalk da Stefano

di seguito il contenuto (in questo post inizio a aprire i bottoni)

Re: Want to be an Hosting Provider?
Ciao a tutti, spero di on farVi perdere tempo e scusate il mio aramaico italiano

Mi aggancio al post del server economico, giusto?
OVVIO che se ho 5.000.000 di euro a disposizione il discorso è molto diverso a livello di potenzialità di entrare nel mercato.

buttiamo giù due conti?

Apriamo l’attività pertanto una partita IVA e andiamo alla camera di commercio spiegando che vogliamo offrire servizi via internet. Cercare, eventualmente, la dicitura giusta spulciando qualche visura camerale in quà e in là, visto che vi basterebbe parlare di e-commerce che quella della CCIIAA vi direbbe che dovete avere una licenza!!!!…AHIME!
Lasciate perdere pertanto la parola e-commerce ma parlate di consulenza, assistenza hardware
Torniamo dal commercialista il quale consiglierà di tornare alla CCIIAA per avere la carta servizi (quella col chip per la firma digitale di modo che il commercialista può far tutto via web)…. Fin qui i soldi che avete nel portafoglio possono bastare.
Abbiamo finito con gli spiccioli
Arriviamo alle cose più serie
1) sito web (??? ognuno può decidere che fare)
Costo da 0 a XXXX

2) script per whois, ordini e fatturazione.
In relazione a questo abbiamo varie possibilità.
-Affidarci ad un programmatore per uno script validissimo e personalizzato con qualche migliaio di euro, utile in seguito anche a far risparmiare tempo col commercialista pertanto diminuire di qualche decina di euro le spese mensili di commercialista
-affidarci a Modernbill o WHM o altri billing software, solo che hanno più o meno il solito problema, cioè lavorano con la giusta filosofia della fatturazione per cassa e non sull’intento (W l’Italia). In pratica questi software fatturano anche se non vi sono i soldini in cassa (problema soprattutto per i rinnovi) visto che all’estero lavorano sulla dichiarazione in base alle fatture pagate e non in base alle fatture. Potrebbe succedere che a fine anno avete fatto 200 fatture di cui non avete ricevuto il money ma su cui dovrete comunque pagare IVA e tasse a meno che perdiate tempo col fare delle note di credito.

-affidarci alla mano personale e buttar giù uno script gratuito.
Costo SCRIPT FATTURE DAI 300 euro a XXXXX

3) voglio vendere i domini .it e facciamo le cose fatte benino, pago 2500 euro al NIC (ai miei tempi si pagava 2.100.000 lire..assurdo) e divento mantainer. Se voglio risparmiare vendo i domini di altri mantainer (bruttino però)

4) Rvendo i domini di qualche registrar con un piccolo costo maggiore. Consigliabile namecheap o onlinenic ma soprattutto opensrs (qui vogliono una fee per il setup)

5) attiviamo una linea telefonica e adsl
???

6) Due mobiletti li voglio prendere? 1 bel pc? un fax? una targhetta? qualche raccoglitore?
Buttiamo giù 2000 euro per essere buoni

7) andiamo in banca e in posta e apriamo un c/c ditta (non si può usare il c/c personale). Qui si hanno spese mensili/annuali però becchiamoci la tassa governativa che ci aiuta a fare il ns lavoro (bei miei soldi). E’ vero sono pochi i soldi gettati in tasse invisibili però intanto ci sono

8) dal prossimo anno ricordiamoci che abbiamo da pagare minimo 500 euro ogni 3 mesi per l’INPS

9) finalmente prendiamo il server.
Vogliamo un server su cui posizionare i primi 100 clienti e dopo di questi passiamo a qualcosa di più serio (bilanciato, cluster, doppi HD, mirror, belle ram)??? si potrebbe anche fare, nessuno lo vieta, è solo un rischio di chi vuol far impresa e di chi compra dalla nuova impresa.
Se sei fortunato e attento non avrai down, ma se sei sfigato e non sei molto attento rischi di mangiarti capra e cavoli e ricevere qualche insulto via filo o via email.
Da 500 euro (molto molto base) a 3500 euro per un server (un dell con Mirror e buone ram e doppio ual xeon)
+ uno switch se lo inserisci in housing (200 euro) + l’housing (1/4 di rack cercare i prezzi in giro)
Abbiamo adesso un server con banda. Server di proprietà di bassa garanzia da ammortizzare in 3 anni (500/36 o 3500/36 + 200/36)
Potrei anche prendere un server base da EV1 dove ho comunque qualche garanzia di hardware, backup, ma i costi sono sempre, se si vuol dormire almeno qualche ora al giorno, sui 190 euro al mese

10) pubblicità
Il costo è molto variabile in quanto potrei usare solo google (click) oppure pago qualche sito del settore tipo hostingtalk, html, etc.
Ci butterai minimo, minimo, minimo 2000 euro?

Arriviamo al discorso prezzo finale
Costo server / clienti che inserisci= X
Costo fattura e commercialista x cliente = Y
Costo orario personale= Z
Costo manutenzione evetuale / clienti per server= A
Costo INPS / 365 = costo giornaliero= B
27% (circa) di tasse= C
Pagamento paypal o carta credito % = D
spese varie annuali/ ipotetici clienti annuali= E
domini= 5,2 euro (mediam .com e it)
pubblicità= non la conteggiamo è un investimento a lungo termine
Mobilia, telefono, taccuini, etc…= alcuni sono in ammortamenti a lungo termine

a+b+c+d+e+dominio+x+y+z= Q

Q= ?? per low cost intendiamo 6 euro o 15 o 20 o 30?
Ci sarebbe da specificare cosa intendete anche per low cost, visto che a mio giudizio può essere un low cost sia i 300 mb a 6 euro come pure i 1000GB a 60 euro offerti in USA

Con un server low cost potrei anche inizialmente dare un buon servizio. Tutto stà non farsi prendere la mano.
Voglio provare ad avviare la ditta, investo in un server “scabeccio” prendendo coscienza che però a X clienti (pochissimi ovviamente) mi devo ASSOLUTAMENTE fermare e investire in server decenti e costruire la strutturina per pararsi il sedere da ogni eventuale problema.
Es: inizio, dopo X mesi ho finalmente i miei X clienti, cioè quel numero di clienti che avevo determinato all’inizio per prendere coscienza che questo è un lavoro SERIO e difficile, così metto su una bella strutturina. Non credo che sia stupido o sbagliato fare così.
Moltissimi han fatto così e dire che con un server low cost dò per forza un servizio low cost è a mio giudizio sbagliato, l’importante capire che devo mettermi dei paletti a priori per non sbagliare e gettar via soldi e sentirsi infamati

Adesso cosa ci sarebbe da fare? Un Business Plan oppure se sono abituato ai conti della serva, un bel excel “molto base” dove provo a mettere da una parte i costi mensili e dall’altra gli ipotetici fatturati moltiplicando il prezzo di vendita x gli ipotetici clienti mensili . Espando i conteggi a minimo 3 anni
Si noterà che il momento di rottura si avrà da metà del secondo anno, quando i rinnovi riusciranno a far vedere numeri abbastanza importanti per l’impresa grazie ai rinnovi sommati ai nuovi clienti . Attenzione!! al crescere dei clienti cresce il n. dei server (da tener conto nel conteggio excel) e possibilmente il n. dei dipendenti
Per un LOW cost si deve parlare di centinai e centinai di clienti al mese per poter vedere i guadagni. Io ho provato a buttar giù un excel (conteggi del panettiere per intenderci) e con 1500 clienti nuovi mese a 20 euro al mese si può iniziare a sperare in un guadagno. Sotto i 15 euro si inizia a patire, a meno che si mettano 3000 domini per server, non si assume nessuno, non faccio un pò di fatture (impossibile visto che è tutto dichiarato e tracciabile) per i primi due anni o lavoro senza guadagano (qui si intende per guadagano il personale tempo speso e non il guadagno di impresa)

Mio giudizio: ogni azienda può lavorare in qualsiasi fascia di prezzo si inserisca. Il mercato esiste. Esiste il mercato LOW LOW che il LOW che il non LOW. Importante
buttar giù dei conti per sapere dove voglio andare e cosa voglio offrire e quanto voglio guadagnare.
Passione, Volontà, Assiduità, Costanza = mercato.
Sicuramente adesso è più difficile del 2000.
A quel tempo i costi di gestione erano molto maggiori di adesso (lasciamo ovviamente perdere il costo dei dipendenti che sono aumentati). A quel tempo i costi per telecom, server, dollaro, programmatori, webmaster, erano alle stelle, adesso questi hanno costi inferiori ma vi è maggior concorrenza. A quel tempo si era a rischio anche per un altro fatto….si era agli albori pertanto sbagliare voleva dire chiudere immediatamente (esempio troppi dipendenti perchè vi erano meno automatismi di adesso)
I pro e i contro vi sono sempre stati.

Purtroppo non posso portare la mia esperienza diretta visto che la mia ditta non trattava low cost, inoltre da qualche mese sono in pensione

Cristiano Gatti

Una storia di successo. Pochi anni indimenticabili

Da: una storia di successo (scritta il 27/9/2008, un anno dopo)

Era appena iniziato il 2000, fine gennaio per la precisione, e a quel tempo facevo il rappresentante di ferramenta, uno dei tanti lavori che ho fatto nella mia piccola carriera lavorativa (diplomato giugno 1991), e per gioco mi dilettavo col computer (per modo di dire visto che facevo grafica, aprivo qualche connessione internet a 300.000 lire annui ai clienti), sperando un giorno di riuscire a creare qualcosa di MIO!. Io e mia moglie eravamo in Dolce attesa del secondo figlio..il terzultimo dei 4 figli che il Signore ci ha voluto regalare.

A quel tempo oltre a dilettarmi con la grafica, mi accingevo a studiare cosa poter fare nel settore internet, settore in realtà a me quasi sconosciuto.
Un giorno arrivò a casa mia mio fratello, molto entusiasta per l’apertura della sua prima ditta individuale e di aver fatto fare un sito web da una ditta della zona per un prezzo di circa 1000.000 di lire. Mi fece vedere il sito e quando vidi quello scempio grafico, fraseggiai al fratello: -se per 1000.000 di lire si fanno queste cose, quasi quasi mi ci metto anche io.
Anche se a dire il vero devo fare i complimenti al consulenze marketing che lo convinse ad aprire un sito web. Per quel settore (consulenza aziendale) era un’assoluta novità.
In modo indiretto devo ringraziare quel CONSULENTE per aver fatto aprire il sito a mio fratello, senza di lui non avrei mai, forse, pensato di far qualcosa in rete!

Il giorno stesso, di sera, accesi il computer, entrai in internet, usato fino a quel tempo solo per giocare e cercare n. di telefono, e inizia a cercare la parola: come costruire un sito internet.
Dopo pochi giorni iniziai a creare e pubblicare i miei primi scempi informatici, cose oscene, pesanti e non pubblicabili causa non conoscenza del settore web (grafica vera era diversa dal web).
Mi ricordo che non sapevo neppure come pubblicare il sito, cosa fosse un ftp, cosa fosse un home page, perchè un immagine da 1Mb fosse così lenta da visualizzare, etccc.

2 mesi dopo, marzo, comprai il mio primo spazio web (WIDESTORE) e pubblicai il primo sito, quasi decente. Continuai a farmi esperienza passai ulteriori 2 mesi a studiare su siti del settore.

Nel medesimo mese decisi di investire il mio tempo notturno sul progetto carraraonline, ci credevo realmente, un progetto di portale cittadino. Cercai degli sponsor e assieme a mio fratello, al quale feci il nuovo sito, contattammo un centro ospedaliero importante per sapere se fossero interessati a ricevere in beneficenza parte degli incassi ricevuti dagli eventuali sponsor del portalino cittadino…..risposta? PICCHE!

Il due di picche lo ricevemmo da sponsor; da 2 società di questa zona che in quel momento lavoravano in questo settore (molto più competenti di me) .. A proposito di queste due società, ricordo benissimo che in quel periodo li contattai due o tre volte, presentando, con garbo e testa bassa, e spiegando il progetto, ma, purtroppo o per fortuna, ricevetti come risposta, lo ricorderò sempre:

“”noi siamo 30 ingegneri che abbiamo creato questa società e le ns ambizioni vanno oltre ad un piccolo progetto come questo e siamo talmente forti da poterci permettere di ignorare i piccoli lavori….””””

RISULTATI?? 2 anni dopo io avevo creato una struttura nazionale, uno dei due era FALLITO (quello dei 30 ingegneri) e uno divenne mio cliente….che piccola soddisfazione.

VABBè! ANDIAMO AVANTI….Carraraonline la portai avanti ancora per qualche tempo, mi dedicavo ad esso con anima e corpo, più per fare esperienza che per un discorso di guadagno. In quel periodo imparai cosa fosse un FTP, uno spazio web, un software per creare siti web, cosa erano i motori di ricerca, i CGI e il perl. Tutte cose imparate leggendo forum, newsgroup, siti del settore. La miglior scuola, se uno vuole imparare, non è chiedere aiuto agli hoster o ad altri, bensì leggere, confrontarsi, applicarsi, sbagliare e riprovare 100.
Grazie a Carraraonline e ad un altro progetto nato, per la precisione, il 4 Luglio 2000 (ciaoitalia), ebbi la fortuna di fare conoscenze interessanti in quel settore, smanettoni e appassionati come me di quel nuovo, per me, mondo, persone che a distanza di 7 anni ci scriviamo ancora e ci sentiamo per telefono (ADHONE – COWE – GIOVANNI in primis)..
Un ringraziameto anche all’ideatore grafico della più bella pagina pubblicitaria mai vista su IM…by Falcobs

In questi mesi mi domandavo sempre: ma perchè io devo vendere un servizio di spazio web comprato da altra ditta che a sua volta lo rivende?

Era l’agosto del 2000 quando un caro amico (ADHONE) venuto a trovarmi mi disse: quello che tu stai cercando si chiama Hosting.
In Italia vi sono poche società. Cerca hosting e leggi cosa è e come si fa.

Dalla sera stessa, io potevo lavorare solo di sera visto che il giorno facevo il rappresentante, iniziai a studiare quel settore, sviscerare siti per apprendere informazioni commerciali.
Il problema a quel punto era: ma tecnicamente come funziona???? Iniziai pertanto a scrivere su forum vari che ero alla ricerca di qualcuno che potesse aiutarmi tecnicamente a pagamento a risolvere il problema hosting.

Ebbi la fortuna di conoscere un certo SIZ (nickname da forum) il quale a distanza di 7 anni devo ancora conoscerlo personalmente e che ho sentito telefonicamente solo 1 volta.
Questo Siz iniziò a spiegarmi alcune cosette e a fare ricerche su siti americani di vendita Server.

LA FATIDICA PAROLA SERVER……un server (conoscevo un server per connessioni internet ma non un server hosting), non sapevo cosa fosse, era un computer dove si potevano inserire gli spazi web, dove si poteva usare l’asp, il php, il mysql…..ecco altre parole che a me risultavano sconosciute.

Dopo circa 1 mese e mezzo di studi con Siz per capire dove comprare il primo server, decisi di registrare un dominio per la mia nuova attività, attività fatta a “perdi tempo”.

In settembre registrai casualmente un nome dominio abbastanza strano…si chiamava hostingplan.net, la ditta WebCreations di Cristiano Gatti
Iniziai così a costruire il mio primo sito serio e commerciale, quel sito che avrebbe dovuto portarmi a ricevere ordini e soldi….MA !!! chissà.

In ottobre andai a Milano con il carissimo amico che mi fece conoscere l’HOSTING,, e mi fece conoscere, ad una cena, persone interessanti, persone che in quel momento erano già affermati nel settore web grazie ai loro portali di barzellette, gossip, cavolate varie, corsi informatici, etcc…e alla domanda: ma voi due chi siete? Noi ci guardammo in faccia e iniziammo a ridere sapendo che in confronto a loro eravamo NESSUNO… qualche soddisfazione la recuperai alla cena dell’anno successivo quando alla tavola potei contare ben 5 miei clienti:)

A fine ottobre decisi, finalmente, di acquistare il server …e chi li aveva i soldi?? la banca.. no!

Mi feci fare un fido da pochi milioni di lire e comprai il server. A quel punto avevo il server ma dovevo configurare il sito…e come si faceva?? Siz lo configurò e mi insegnò qualche cosa utile per eventuali futuri clienti.

BENE adesso è online il sito Hostingplan e devo iniziare a farlo conoscere e, ovviamente, a strutturarlo in modo da dare dei servizi a valore aggiunto e impostai tutto su un discorso di SPASMODICO SUPPORTO!!!!!

Misi a disposizione dei clienti (0) un forum di supporto con le famose FAQ, feci anche delle pagine più semplici da leggere sempre con FAQ, inserii una chat per aiutare i clienti, davo supporto telefonico ai clienti (non essendo a casa per motivi di lavoro scrissi che loro dovevano inviare la richiesta di contatto telefonico). Ok, ci siamo, adesso si deve vendere.

Ebbi l’idea di iniziare a scrivere su qualche forum, senza però mai SPAMMARE!!! mai fatto SPAM in 7 anni di gestione aziendale…, e senza aver ancora una spiegazione, il 7/11/00 alle ore 17.00 circa, arrivò un primo FAX con un ordine. Non ci credevo, assurdo, strano, cosa era quella cosa lì? Cosa dovevo fare?

Ero nel panico assoluto. In serata
in pratica ho dovuto risolvere i seguenti problemi:

come registrare un dominio? Dove? Quanto costava? Come si faceva? Come facevo a configurare realmente il sito sul server? Cosa dovevo comunicare al cliente?

Dopo circa 3 ore ero riuscito a fare tutto, spezzandomi la testa su internet per capire cosa dovevo fare.

ADESSO, dissi, non posso tirarmi indietro, ho un cliente, dobbiamo andare avanti, come si fa? “io al giorno devo andare a lavorare come faccio a seguire il mio primo e unico cliente durante il giorno?”
Quel cliente, di cui tengo ancora una copia del fax sopra la scrivania, lo risentii solo dopo 1 anno per il rinnovo e così fu per ogni anno successivo, fino a ottobre 2007 il quale mi scriveva non per il rinnovo, visto che avevo ceduto le quote, ma per ringraziarmi e salutarmi….Ovviamente gli risposi non con un prego, bensì con un CALOROSO RINGRAZIAMENTO perchè fu lui a darmi l’input per diventare ciò che divenni negli anni successivi. Ogni anno, il 7 Novembre, festeggiavamo il primo ordine.

Torniamo a novembre 2000. Di giorno in giorno continuavo a scrivere sul forum aiutando chi ne sapeva meno di me nel settore web e in novembre ricevetti il secondo, il terzo, il quarto e il quinto ordine. Cavoli, qui c’è forse da lavorare. Iniziai così 10 mesi da incubo.

Mi svegliavo alle 7.00, leggevo la posta, alle 8.30 andavo a visitare i clienti di ferramenta, alle 13.00 tornavo a casa, leggevo la posta e facevo ciò che andava fatto, alle 14.30 circa, ripartivo a vendere ferramenta, alle 19.00 circa rientravo, mangiavo e fino alle 02—03—04 di mattina lavoravo, studiavo, imparavo, etcc. Tutto ciò lo potevo fare grazie alla mia GRANDIOSA Barbara che mi aiutò enormemente nel progetto inserendosi a testa bassa e accettando ogni tipo di compromesso con la vita poco divertente che stavamo incontrando

In quel periodo il guadagno era irrisorio perchè non conoscendo quasi nulla, pagavo la consulenza, pagavo i domini 50.000 lire . A dicembre ebbi la fortuna di ricevere ulteriori ordini e questo mi fece capire che dovevo dare una svolta ai costi futuri. Decisi così di fare un passo importante investendo sul nome mantainer di modo che i domini li potevo pagare molto meno se pur dovevo inizialmente affrontare un esborso di denaro che in quel periodo non mi potevo permettere.

Di mese in mese qualche ordine arrivava e in marzo decisi di fare il primo piccolo passo verso il mercato. Iniziai a fare pubblicità e quella decisione mi portò a fare i conti col poco tempo a mia disposizione. Parlandoci chiaro era un casotto. Clienti che volevano esser chiamati, clienti che mandavano fax e soldi, clienti che chiedevano informazioni via email, chat, forum.

La grandiosa Barbara rispondeva al telefono, alle email, alla chat, al forum, controllava i server …e quando non riusciva da sola mi chiamava al cellulare.

Tutta questa fase di lavoro assurdo e un po’ improprio, durò fino a ottobre, mese in cui Barbara, giustamente, disse: o ti licenzi o mi licenzio io!!!

Eravamo a l’esaurimento mentale.

Lei con due bimbi piccoli da seguire, la casa, e un lavoro stressante che contava dopo 11 mesi di attività più di 500 clienti, di cui alcuni molto importanti e esigenti e io con 2 province da coprire come agente di commercio, e a quel punto decisi di licenziarmi da rappresentante di ferramenta e mi dedicai solamente a questa nuova sfida.

Nel frattempo avevo in gestione 3 server, più di 500 domini, ero mantainer , avevo trovato anche dove poter acquistare i domini stranieri ad un prezzo accettabile.

27 Ottobre 2000, primo giorno da disoccupato, andai alla fiera di Milano, ebbi la prima soddisfazione, come indicavo precedentemente (cena con Adhone), tornai a casa e continuai quella crescita economica e professionale che si fermo il 26/9/2007.

In questi 7 anni fui sempre il primo o al massimo il secondo a portare innovazioni nella pubblicità a livello di metodi comunicativi, a livello di supporto. Purtroppo il mercato diventava sempre più complicato causa guerra vergognosa dei prezzi, scoppiazzamenti indescrivibili di banner, slogan, tipologia di supporto, parti del sito…ma posso con ardore dire che mai mi demoralizzai o abbassai i prezzi…anzi!

Ricordo che proprio nel dicembre 2001, dopo la creazione della hostingplan sas, prima webcreations di Gatti Cristiano, buttai giù 3 offerte da tenere pronte nel cassetto nel caso in cui le cose sarebbero andate male. Quelle 3 offerte non vennero mai pubblicate e per 7 anni mantenni sempre i miei prezzi senza mai diminuirli di una lira/euro o di un centesimo. Basai tutto sull’assoluta efficienza del supporto attivo REALMENTE 7/24/365 (il 31/12/2001 io ero davanti al pc a modificare tutti i prezzi da lire a euro).

In questi anni ricordo con piacere e anche un po’ di sgomento i mesi in cui non vidi, non giocai, non vissi la gioia dei figli, non vissi i momenti belli di un gelato con la famiglia, di una piccola vacanza fuori porta con la moglie, tutto perchè IO dovevo assolutamente fornire un servizio impeccabile 24 ore su 24 e 7gg su 7. Erano più le ore passate in un 1 settimana davanti al pc che le ore di un anno intero passate con la mia famiglia. Non esisteva più nulla se non il lavoro. Devo qui nuovamente ringraziare la mia famiglia che in questi anni mi è stata vicina e ha sempre capito la situazione.

Per fortuna un giorno decisi di comprare un cellulare con modem interno e un portatile. Grazie a quello iniziai a poter uscire, con la famiglia, la domenica a prendere un gelato o a mangiare una pizza. In pratica uscivamo io, la moglie, i figli e il figlio aggiunto…Il PORTATILE….ma più clienti arrivavano, più tempo passavo davanti al pc, dormivo 4 ore a notte e lavoravo le restanti ad intervalli. Cellulare sempre accesso per poter ricevere in ogni momento gli SMS di alert down…quante notti interrotte dagli sms (fortunatamente il 95% falsi allarmi)

Potei in questi anni avere finalmente il mio lavoro in proprio, il mio ufficio (cambiati 4 causa ADSL), la mia piccola squadra di calcio, le prime macchine (cambiate 4 in 4 anni), la casa con sotto l’ufficio, il primo dipendente, le prime recensioni gratuite su giornali a tiratura nazionale, le prime pagine di pubblicità su testate giornalistiche nazionali, i primi direttori di banca che mi trattavano come ho sempre sognato, etc.

Grazie ai vecchi collaboratori: Matteo, Riccardo, Valentina, Annalisa, Silvia, Sandro, Paolo, anche un pò di grazie a Jones !!!!!!!!!!

Posso affermare con massima certezza che nessuno mi stava dietro con i tempi di risposta al cliente e risoluzione problemi.

Gravi problemi di server ne ebbi?

1 nel 2001 > server Plesk crakkato, risolto definitivamente in 24 ore di lavoro continuativo. Periodo lungo causato dai deficienti di una ditta USA lenti nel cambiare l’HD e i lenti di PLESK; a quel tempo forse ancora elefantiaci, impiegarono 3 ore per installare il pannello.

Mi ricordo che lavoravo a quel tempo a casa, mi ero fatto l’ufficcetto sotto casa e passai 24 ore sveglio ricreando manualmente 200 domini-account copiando i dati da un hd ad un altro hd

1 nel 2002> sempre server atjeu. I tempi sono stati di minor importanza grazie ai backup di Plesk

1 nel 2003> era il 23/12. Finalmente nel 2003 decisi di passare i server tutti in Italia di modo che il problema interconnessione telecom/USA sparisse. Contrattualizzai con ITNET un bel pacchetto server
Purtroppo il 23/12 di pomeriggio si rompe un HD, per fortuna in mirror. I siti continuano a funzionare ma dall’altra parte dicono che devono controllare con un CD il server per farlo sistemare da DELL. 2 ore di down. Alla fine impongo che il server sia rimesso online solo con un HD e che il 24/12 installassero un nuovo server funzionante al 100% di modo che nella serata stessa del 24/12 potessi spostare tutti i siti.
Si, lo giuro, il 24/12 lo passai fino alle 21.00 in ufficio a sistemare il serve
r e feci partire il trasferimento dei domini. Alle 05.00 del 25/12, con mio suocero andai in ufficio (che ufficio…stupendo) e finii il lavoro, cioè controllai che i siti erano stati uplodati tutti con successo e a quel punto cambiai gli ip del server. Ore 07.30 del 25/12 tornai a letto.
PS: i siti non hanno avuto down in questi due giorni.

1 nel 2004> mi sveglio e il mio sito era stato crakkato a causa di un maledetto BUG di un sito cliente. Home page modificate, finalmente le ultime della mia vita da hostingplan visto che finalmente trovai nuove sicurezze da installare sui server CPANEL. 3 ore e i siti vennero tutti sistemati. Alcuni dopo 20 minuti, ovvio, si andava in ordine alfabetico…mai fare un sito che inizia per Z.:)

Da quel giorno investii solo in sicurezza, in conoscenza, in gestione del cliente e non più in marketing e risorse esterne free lance. Chi fa da se fa per 3 ed è vero, solo che quando arrivi ad un certo punto devi per forza delegare oppure ci si ritrova al punto di non ritorno…..

1 nel 2005>23/12. I moduli CPAN si fottono e devo reinstallarli da zero. Uff., vabbè solo alcuni siti non funzionavano……

Da quel giorno decisi di non fare più gli auguri di natale ai clienti se non il 24 notte:)

Ultimo problema server l’ho avuto in maggio 2007, quando per non collaborazione (grazie caro tecnico itnet) dovetti in 3 ore trasferire 240 siti da un server ad un altro. Missione compiuta.

7 anni di ditta, mai down risolti con tempistiche assurde, anche in orari notturni e giorni festivi, email con risposta anche il primo maggio, il 15/8, il 31/12 (una la ricorderò sempre, erano le 22,30 del 31/12).

Ho creato in 7 anni il top dell’hosting se pur i numeri non erano astronomici, se pur si può affermare che non vi sono molte ditte che con solo 1 persona “realmente attiva”, riescano a dare ciò che io ho dato a me e ai miei clienti con costanza, riverenza, passione. (cercasi ditta per clonarsi:):):):) )

Tutto quanto detto è verificabile anche sul forum che creai nel 2000, forum con più di 10.000 post e da alcuni commenti di clienti.

Purtroppo non posso incolare tutti i commenti, Inserisco alcuni capture di quei commenti

rec3::: rec2:::rec1
Un lavoro di continua assistenza al cliente e massima trasparenza. Il forum era utilissimo perchè in esso i clienti potevano leggere le critiche, le lodi, i tempi di “down”, le statistiche generali.

Tirando le somme in 7 anni la media di uptime dei server (non della linea) è stata del 99,96%.

Vi sono server che hanno avuto uptime annuali anche del 100% apache, 100% Mysql, 100% pop3, 99.98% smtp. Numeri spaventosamente validi grazie solo ad una cosa: sempre attento ad intervenire in qualsiasi ora e giorno. Chi era mio cliente può affermarlo con massima sicurezza come erano gestiti i server. Ovvio che purtroppo altri server avevano uptime inferiori ma se pur con uptime inferiori (99,94) nessun cliente potrà mai dire che non riceveva risposta in pochi minuti con una valida spiegazione, al contrario di quanto si può leggere nei newsgroup dove la concorrenza si divertiva non appena succedeva una piccola cosa alla HostingPlan. Bravi, I miei complimenti…scoppiazzamo il metodo di successo della HostingPlan (slogan, tipo di pubblicità, tipo di supporto), e poi stiamo in campana di modo che possiamo dargli contro anonimamente appena possiamo.

27/09/2007 ore 12,15 Cristiano Gatti, fondatore e lavoratore della HostingPlan, cede le proprie quote alla 9net formalizzando il tutto con l’amministratore unico dell’ex concorrenza e come da loro precisazione in sede di trattativa (il giorno dopo se ne può andare al mare), il 29/09/2007 parte per la meritata vacanza con, purtroppo, un unica angoscia…che succederà adesso? I clienti mi odieranno? Mi insulteranno, etc..etc…(ecco il coglione poco imprenditore che guarda solo alla purezza della coscienza)

Perchè questa AMARA scelta? lasciamo perdere….meglio sorvolare pubblicamente.

ERRORI mentali e non prettamente imprenditoriali :

preciserei gli errori fatti in questi anni, errori che hanno fatto sì che l’azienda non crescesse con ritmi maggiori e logorasse il mio cervello

In pratica a questa azienda ho dato tutto e di più: il mio tempo libero, il tempo che normalmente si dedica alla famiglia, alle vacanze, al relax richiesto

Ogni minuto di questi ultimi sette anni è stato dedicato a rispondere alle email, a controllare lo stato dei server, senza mai una pausa sperando che tutto ciò giovasse all’incremento degli utili e al consolidamento aziendale.  Sicuramente UTILI e Bilanci ne hanno giovato, un pò meno la salute:)

Ragionando a mente non lucida ero convinto che tutto ciò che avevo realizzato era grazie a quel tempo tolto alla mia vita, ma in realtà, studiando attentamente l’andamento della concorrenza, con lucidità, non è stato così.

Negli ultimi 4 anni non ho mai dedicato tempo al marketing puro, alla pubblicità, bensì solo a pensare ai clienti come persone e non numeri, a pensare che si meritassero ogni secondo del mio tempo, a pensare che essi erano lì, tutti, perchè io ero sempre presente, perchè gli davo un servizio che nessuno, o pochissimi, in Italia poteva fornitore…….forse sbagliavo?.

Sono arrivato a gestire in tutto 10000 domini in 7 anni, grazie al mio inesauribile tempo, alla mia inesauribile pazienza e passione, ma leggendo bene tra le righe, chi ha dato meno di me a livello di supporto ha raggiunto numeri  ben più significanti.  Ho investito soldi in migliorie tecnologiche per essere sempre il primo, investito per dare sempre il massimo dai server inventando e rinnovando sempre il supporto.

Il mio ragionamento di lavoro ha fatto in modo di arrivare a tal numero grazie al passaparola ma fondamentalmente visto che in Italia ero uno dei pochissimi a dar quel tipo di servizio, numeri non dovevano essere ben più alti visto che tutti vogliono quel servizio? Qualcosa non torna.

Riguardando in rete noto che aziende che hanno raggiunto n. più interessanti dei miei, non investono moltissimo nel passaparola, nei sabati, nelle domeniche, nelle ore notturne, bensì in marketing e in risorse umane.

Il mio problema è stata la coscienza, il restar in pace con me stesso, fare lo sborrone (non mi vengon parole più precise) nel pensare di essere tra i pochissimi col miglior livello di supporto e qualità.

Se per caso avete letto questa mia piccola esperienza, scusatemi tanto della sintassi da quinta elementare. Scusatemi tanto ma speravo tanto un giorno di scrivere qualcosa sulla mia persona anche se me ne vergogno un po’ per l’italiano e lo sfogo:)

ringraziamenti: Mio Fratello, prima di tutto perchè è mio fratello e poi per esser venuto a casa mia quella sera – Consulente di mio fratello che l’ha convinto a fare il sito – SIZ che mi ha aiutato in tutto ed è stato vicino a me fino alla fine – Adhone per avermi parlato di hosting – Giovanni per avermi sempre aiutato..sempre ..grazie… – Paolo per le dritte sulle prime registrazioni dominio e tante altre cose – Simone, secondo amico cliente – CLAUDIO D e MARCO B., che mi hanno fatto capire di non mettersi mai prono ed essere disponibili al 100% e di utilizzare mezzi consoni quando servono, anche se devo fare, ad essi, i miei complimenti –
tutti i clienti di questi anni – il Sig. Carlo Antonio C. ..no comment…GRAZIE! – Enrico che mi ha aiutato con gli acquirenti delle quote e tutta la mia FAMIGLIA! GRAZIE BARBARA!!!!
Sicuramente vi sono altri nomi, però adesso son stanco .

OVVIAMENTE ringrazio tutti i clienti che in quegli anni mi hanno sopportato, mi hanno dato da mangiare, son rimasti fedeli, hanno continuato a rinnovare e a scrivermi anche dopo la cessione. GRAZIE DI CUORE, sperando un giorni di ricontrarVi nel lungo cammino della vita.  Una cosa è sicura. Se un giorno ci dovessimo rincontrare state tranquilli che nella vita non si fà il solito errore. Una mia creatura o qualcosa di mio, nessuno riuscirà mai più a portarmelo via!
1 anno fà ho sbagliato e non rifarò il medesimo errore, costi quel che costi.
Quanto odio quel giorno in cui come un pivello e cretino ho calato la testa a quelle “LUSINGHE”!
Un giorno rinizierò, se non troverò altro da fare,  a lavorare nell’informatica assiduamente e come è sempre stato mio solito fare, darò nuovamente la mia vita al cliente, darò nuovamente quel supporto assiduo che i clienti più esigente chiedono, mettendo nuovamente a disposizione dei clienti quel surplus di qualità che mi ha fatto crescere negli anni passati.

CIAO e scusate se avete avuto il coraggio di finire questo scempio in aramaico antico

Cristiano Gatti 1350dcf

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