Anni 80 – Musica Italiana 1989

Cosa Resterà Degli Anni '80 - Raf

Visto che siamo arrivati all’ultimo anno di questo grandioso decennio, in relazione alla musica italiana che a mio giudizio ha fatto storia,
dedicherei questo post solo a due canzoni.

La prima è dovuta visto che è un inno angoscioso ai nostalgici, e la seconda un inno alla grande Mia MArtini, che ci deliziò nel 1989 con, penso, il pezzo più grande e intenso che ci ha lasciato durante la sua travagliata e lunga carriera.

Quell’anno non potevamo immaginare che sarebbe stata la fine di un grande decennio, forse non paragonabile agli anni 70, non lo sò in quanto non li ho vissuti, ma sicuramente anni non replicabili e replicati visto il degrado musicale del decennio successivo, decennio dedicato solo al business, alla tecnologia e poco alla passione.

Raf – Cosa resterà (degli anni ’80)

http://www.youtube.com/watch?v=p6V1GKm8xo4

Anni come giorni volati via
brevi fotogrammi o treni in galleria
è un effetto serra che scioglie la felicità
delle nostre voglie e dei nostri jeans che cosa resterà.
Di questi anni maledetti dentro gli occhi tuoi
anni bucati e distratti noi vittime di noi
ora però ci costa il non amarsi più
è un dolore nascosto giù nell´anima.
Cosa resterà di questi Anni Ottanta
afferrati già scivolati via…
…e la radio canta una verità dentro una bugia.
Anni ballando, ballando Reagan-Gorbaciov
danza la fame nel mondo un tragico rondò.
Noi siamo sempre più soli singole metà
anni sui libri di scuola e poi a cosa servirà.
Anni di amori violenti litigando per le vie
sempre pronti io e te a nuove geometrie
anni vuoti come lattine abbandonate là
ora che siamo alla fine di questa eternità…
…chi la scatterà la fotografia…
…”Won´t you break my heart?”…
…Anni rampanti dei miti sorridenti da wind-surf
sono già diventati graffiti ed ognuno pensa a sé
forse domani a quest´ora non sarò esistito mai
e i sentimenti che senti se ne andranno come spray.
Uh! No, no, no, no…
Anni veri di pubblicità, ma che cosa resterà
anni allegri e depressi di follia e lucidità
sembran già degli Anni Ottanta
per noi quasi ottanta anni fa…


Mia Martini – Almeno Tu Nell’Universo

Sai, la gente è strana prima si odia e poi si ama
cambia idea improvvisamente, prima la verità poi mentirà lui
senza serietà, come fosse niente
sai la gente è matta forse è troppo insoddisfatta
segue il mondo ciecamente
quando la moda cambia, lei pure cambia
continuamente e scioccamente.
Tu, tu che sei diverso, almeno tu nell’universo !
un punto, sai, che non ruota mai intorno a me
un sole che splende per me soltanto
come un diamante in mezzo al cuore.
tu, tu che sei diverso, almeno tu nell’universo!
non cambierai, dimmi che per sempre sarai sincero
e che mi amerai davvero di più, di più, di più.
Sai, la gente è sola, come può lei si consola
per non far sì che la mia mente
si perda in congetture, in paure
inutilmente e poi per niente.
tu, tu che sei diverso, almeno tu nell’universo !
Un punto, sai, che non ruota mai intorno a me
un sole che splende per me soltanto
come un diamante in mezzo al cuore.
tu, tu che sei diverso, almeno tu nell’universo !
Non cambierai, dimmi che per sempre sarai sincero
e che mi amerai davvero di più, di più, di più.

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